venerdì 16 settembre 2011

Capitolo 3

Tengo d'occhio lo wookiee, non è difficile, ha una macchia di pelo bianco inconfondibile sul fianco destro; non mi ha visto; è concentrato e tutta la sua attenzione è verso le porte del turboascensore. Ecco, è il momento: le porte del turboascensore si aprono, lui avvicina alla bocca un piccolo tubo, una cerbottana, prende posizione...soffia. La zabrak che stiamo cercando ha un sussulto e si volta....con un gesto della mano manda a gambe all'aria lo wookiee, come se un gigantesco pugno d'aria lo avesse colpito, la gente intorno inizia ad allarmarsi, qualcuno grida, altri scappano...nella confusione mi avvicino pian piano alle spalle dello wookiee mentre la scena si ripete: lui che lancia un dardo, lei che lo ributta in terra..."capo, ora o mai più. attendo ordini"
Spara e dileguati. l'ordine è chiarissimo ed eseguo, mi dirigo al veicolo..il capo è già alla guida, ha caricato Zahir ed ora carica anche me.
L'abbiamo trovata capo, ma il tizio che la sta seguendo non è uno che molla facilmente la presa; e non credo gradirà il nostro intervento. dobbiamo nasconderla.
Il capo vuol portarla in hotel, io gli suggerisco di non farla passare dall'ingresso principale; si fidi di me capo, ci lasci all'angolo e salga su, noi arriviamo tra poco.
Scendiamo dal veicolo a poca distanza dall'hotel, faccio indossare alla ragazza un mantello con cappa che la nasconde abbastanza bene, poi, tenendola per un braccio, la porto all'ingresso di servizio e, lasciando qualche mancia, saliamo su senza farci notare e senza dare nell'occhio.
La faccio entrare e dopo averle lanciato un occhiataccia le suggerisco un buon bagno; la ragazza è carina, o almeno deve esserlo per quelli della sua razza, lo leggo nello sguardo del capo che lei lo attizza, ma è piuttosto male in arnese, sporca, con vestiti laceri ed un velo melanconico negli occhi. Ripete frasi strane e sconnesse a cui non presto molta attenzione; non mi piace la situazione, quel cacciatore di taglie sarà incazzato nero. Devo discutere con il capo, la situazione è molto cambiata. in peggio.
Il capo arriva e prende in mano la situazione, si presenta alla ragazza e le spiega della gara; lei è sbalordita, è consapevole che qualcuno le sta dando la caccia e ce lo dice, io ascolto e, parola dopo parola, realizzo chi abbiamo di fronte; prima lei ci dice che il sicario è in grado di trovarla anche senza vederla poi da sotto i suoi abiti estrae un'arma jedi: una spada laser.
Un brivido mi percorre la schiena, altro che bella fanciulla, costei è un jedi o ha a che fare con loro e questo la rende molto, molto pericolosa. L'impero è particolarmente severo verso chi aiuta o è sospettato di aiutare un jedi.
Cerco lo sguardo del capo ma lui ha occhi solo per lei, lo chiamo..capo..se lei resta con noi siamo in grave pericolo, questo non fa parte dei nostri accordi, dobbiamo parlare.
Lui non si scompone, forse solo per far colpo sulla ragazza, comunque mi fa un cenno di assenso.
Dopo parleremo con calma, ora però dobbiamo renderla presentabile, pensaci tu mentre io mi preoccupo della cena.
Il mio cervello sta lavorando a mille ma per ora sono al servizio del capo e quindi farò quel che mi chiede: mi occupo della ragazza, le preparo un bagno caldo e profumato le procuro dei vestiti nuovi, adeguati per una cenetta a due. Quando lei è pronta la accompagno nel salotto della suite; lì il capo la sta aspettando, anche lui vestito e profumato di fino; il tavolo è apparecchiato per due, fiori e candele completano la scena. Saluto rispettosamente e li lascio soli; ho tutta la notte per studiare cosa fare.

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